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Allargate le vostre braccia

come per prepararvi al più grande abbraccio che possiate immaginare. Aiutatevi con l’immaginazione o immedesimatevi in una situazione ben precisa e concreta.

Stop!

Portate immediata e intensa attenzione alle dita e ai polsi. Dovreste poter sentire:

  1. i polsi totalmente liberi e indipendenti
  2. le dita con la massima forza ed energia a disposizione.

Siete al cospetto non solo della tecnica di Liszt, ma anche alle basi del suo pianismo e della sua scuola. E tutto questo per una predisposizione naturale ed ereditaria ad un certo tipo di movimento: quello centrale con la tendenza ad aprire.

La tecnica lisztiana è allo stesso tempo l’essenza del suo virtuosismo e del virtuosismo in generale. Si può suonare bene Liszt (come Alfred Brendel, per esempio, o Pollini), ma non essere dei pianisti virtuosi (come Lazar Berman, Ivo Pogorelich o Igor Kamenz, per farne un altro). I lettori più attenti ricorderanno anche la padronanza del movimento laterale come base per un altro tipo di virtuosismo (qua, se vuoi curiosare).

Essere pianisti virtuosi (non nel senso di Hanon…) significa condividere la stessa capacità di tensione e concentrazione in espansione tipica del movimento centrale con tendenza ad aprire e, se volete essere a tutti i costi dei virtuosi al pianoforte, dovete essere pronti a pagarne il prezzo: la dispersione dell’energia. (Horowitz e Ogdon docent… )

Ivo Pogorelich è il testimone più importante di questa tecnica, a lui arrivata da Liszt per trasmissione per linea diretta. Lo potete osservare concretamente dal particolare movimento delle dita, che accentua la forza nella libertà del polso e dal collegamento continuo con il movimento della parte interna della gambe, a testimoniare la coordinazione per questa tecnica lisztiana con il movimento centrale.

Vuoi riflettere sul senso del virtuosismo, sulle sue origini e logiche naturali per potertene impadronire in modo fisiologico? Contattami per una lezione o una masterclass, anche online.

Alberto

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.