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Insegnanti, aprite bene le orecchie,

perché affronteremo qui uno dei temi più sentiti di tecnica pianistica statica, ovvero quanto devono essere incurvate le dita del pianista e se esiste una posizione corretta ed ideale.

Tra i pianisti che suonano a dita stirate come Horowitz e Chopin e i mungitori come De Pachmann e il sottoscritto, come possiamo orientarci?

E’ presto detto:

più è alta la tensione mentale più le dita sono stirate, più il sistema nervoso è ottimizzato e sereno, più la curvatura sarà ideale.

Nel famoso quadro di Munch (l’immagine in evidenza dell’articolo) potete vedere il punto massimo nonché icona della tensione cerebrale – perché tutto è tranne un urlo  – o in questa significativa inquadratura di Anna Magnani grande attrice sempre in presa diretta con le proprie emozioni.

 

Al lato opposto una posizione eccessivamente raccolta delle dita denota una eccessiva tensione interiorizzata e coagulata è quando al vostro allievo è meglio proporre Scriabin piuttosto che Bach…

 

o come potete vedere dai suoi pugni serrati, per rimanere sempre con la grande Anna Magnani, in quest’altra inquadratura.

Quindi la giusta curvatura non dipende dai gradi,

ma dall’equilibrio della tensione cerebrale, spesso in perenne stato di sovreccitazione a causa di tensioni, paura di sbagliare, poca autostima, interpretazioni eccessivamente cerebralizzate, ansia di non essere un bravo allievo, essere costretti a suonare il pianoforte dai genitori, ma neanche troppo rilasciata, perché – i miei lettori abituali ben sanno – il rilassamento non esiste.

Un pianista che di tensione cerebrale ci è morto a 50 anni, riuscite a vederla ora?

Come fare per portare la giusta tensione vitale della corda del sistema nervoso?

Io utilizzo l’osservazione e la consapevolezza unite alla conoscenza base dei movimenti vitali, soprattuto quello verticale alto. Nel frattempo, cominciate ad osservare: migliaia di dita curvate cominceranno a parlarvi; soprattutto osservate se quella curvatura delle dita del vostro allievo è naturale, per quanto bizzarra sia, o se nasconde e mantiene una tensione che non sia quella vitale della corda tesa che suona…

Contattatemi se volete saperne di più, resto a vostra disposizione se volete organizzare una masterclass sull’argomento.

Alla prossima

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.