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Rimasi molto incuriosito

durante uno stage di Seitai a Barcellona tenuto da Katsumi Mamine, dalla presenza di un giovane violinista a cui il padre di un suo amico aveva caldamente consigliato il corso. Verso la fine del primo giorno, chiese di andar via un poco prima perché doveva tenere un concerto. Katsumi gli fece l’occhiolino e gli consigliò di praticare: avevamo lavorato fino a quel momento con katsugen undo.

Il giorno dopo, fresco e riposato il ragazzo disse di aver sostenuto un magnifico concerto, però Katsumi gli fece notare che aveva sofferto un po’ di tensioni al braccio che teneva l’archetto: infatti il ragazzo stava seduto a gambe accavallate reggendo il mento con la mano completamente girata. Era la sua posizione di riposo che rivelava le tensioni segrete, quelle di cui non ci accorgiamo.

Da quel momento, e contemporaneamente alla mia, di illuminazione, mi è rimasto il desiderio di poter spiegare il Seitai e consigliarlo caldamente ad ogni musicista. La cosa non è peregrina, Seitai è solamente meno noto che so, di Pilates, ma non vuol dire che non sia utilizzato o apprezzato, se musicisti del calibro di György Sandor e Narciso Yepes ne hanno fatto un punto di riferimento per il proprio benessere personale e la propria espressione artistica.

Dopo una brutta disavventura editoriale,

rientro dopo sette anni in possesso della proprietà intellettuale e dei diritti del mio secondo libro dedicato ai pianisti: Seitai al pianoforte. Lo guardo come un padre potrebbe guardare un figlio che è cresciuto e un fallimento è solo un cambio di strada da seguire per cui lo ritrovo ancora perfetto così come è, insieme al mio sogno di vederlo diventare un testo ufficiale per gli studenti del Conservatorio o delle Civiche Scuole di Musica, che possa, come fece Katsumi con il giovane violinista, spiegare loro il Seitai e poter apprendere a suonare il pianoforte in modo finalmente nuovo e diverso. Seitai al Pianoforte parla del pianoforte solamente perché è lo strumento che amo e più conosco, ma sappiate che ogni parola scritta va bene per qualsiasi strumentista, dall’armonicista blues al direttore d’orchestra.

Nato come parte seconda del mio Non Manuale per il pianista, profetico sì, ma molto poco pratico e per questo molto criticato, Seitai al pianoforte, vuole essere l’esatto opposto: rivelare una volta per tutte la fisiologia del movimento spontaneo.

Questo sito, in continua evoluzione, accompagnerà questo Testo da Conservatorio del Futuro, e fornirà i preziosi allegati, e accessori, come le partiture colorate con i 5 movimenti che ho in progetto, per il momento disponibili in Pdf, e quelli pensati per gli insegnanti, sulla diteggiatura Viva e sulla lettura a Prima Vista ad uso dei Pianisti.

A presto allora! Contattatemi se volete maggiori informazioni.

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.