Regione f-e medulare della osei verticale: la utilizziamo insieme a testa e collo eretti in maniera statica:
- Scrivere con un perfetto controllo-organizzazione del pensiero, da ogni dito fino alla punta della penna o del pennello.
- I non vedenti sostituiscono gli occhi con la punta delle dita.
- Dopo uno shock, la testa va verso l’alto, la cintura perde forza, ci mettiamo in punta di piedi e tutte le dita della mano si stirano.
- Restare fermi.
- Pregare con le mani giunte davanti al volto, toccandosi solo con la punta delle dita molto protese.
- Mostrare una peculiare eleganza esclusivamente umana come nel caso del balletto classico europeo.
- Tracciare una linea retta sulla sabbia in spiaggia.
- In cucina, provare il sapore di quello che si sta cucinando.
- Il direttore d’orchestra che alza le mani prima di iniziare a dirigere…
Dal punto di vista della competenza pianistica:
- La memorizzazione assoluta, come quella di Glenn Gould e Carlo Vidusso, che erano in grado di memorizzare un brano leggendolo lontani dalla tastiera.
- Controllo vista/tasto.
- Suonare ad occhi chiusi.
- Regolarità e uniformità digitale.
- Bach, Czerny, Rachmaninov.
- Panico da palcoscenico.
- Suono rigido e senza emozioni.
Regione f-e periferica della osei frontale. In modo simile alla regione f-e medulare, ma con un uso muscolare: la usiamo unitamente alle spalle che si alzano e proiettano in avanti in modo dinamico:
- Dare impulso all’azione di correre.
- Maneggiare qualsiasi cosa a livello pratico.
- Spingere frontalmente qualcosa senza necessità di molta forza.
- Il vigile, dirigendo il traffico in un incrocio.
- Dare indicazioni stradali o una direzione a qualcuno con il dito 2 stirato e fermo e muscolarmente in avanti, facendo in modo che questo dito sia il protagonista sotto il controllo del dito 1, collocato fissamente sotto il dito 3 (o dita 3-5).
- Utilizzare la mano come fosse un coltello, tagliando un pezzo di pane o qualsiasi altra cosa.
- Tracciare una linea retta e profonda sulla sabbia della spiaggia o lanciare a qualcuno una manciata di sabbia.
- In cucina, fare qualsiasi cosa praticamente.
- Il direttore di orchestra quando esige dai musicisti una maggior velocità o incalzare ritmico…”
Dal punto di vista della competenza pianistica:
- Movimento dinamico della mano.
- Tecnica delle ottave e delle note ribattute.
- Clementi, Liszt, Chopin, D. Scarlatti, Ravel.
- Il rubato chopiniano (in -).
- Ossessione per la tecnica.
- Dipendenza dagli esercizi.
- Pensare di aver bisogno di scaldare le mani.
- Tendiniti.
- Aver paura di “sbagliare”.
Regione bilaterale periferica della osei laterale. La usiamo, unita alla CVP che oscilla lateralmente in modo dinamico:
- Portare alla bocca il cibo o un dolce.
- Questo medesimo utilizzo (questa volta però alla mandibola o alla mascella) quando siamo indecisi su cosa comprare o cosa mangiare, di fronte ad una vetrina piena di cose o davanti al menù di un ristorante.
- Coprirsi il volto con le mani quando si piange.
- La tipica rappresentazione pittorica della vergine Maria, con la mano posta nel mezzo del petto;
- la stessa posizione mano-braccio del cantante quando desidera esprimere molti sentimenti.
- Nel truccarsi.
- Grattarsi dove prude.
- Fare il solletico.
- Sulla spiaggia cancellare la linea retta o spianare la sabbia.
- In cucina, impiattare per fare una bella presentazione.
- Il direttore d’orchestra quando insinua agli orchestrali che si ascoltino meglio tra di loro…
Dal punto di vista della competenza pianistica:
- Cantabile.
- Il bel tocco.
- Il Jeux perlé.
- Trilli e ornamenti
- Lettura a prima vista: si è portati a “vedere” la musica.
- Scale per terze.
- Rameau, Brahms, Debussy, Schubert ma anche Rossini e Scott Joplin.
- Aver “vergogna” di suonare.
Regione circolare periferica della osei rotatoria: la usiamo insieme alla cintura che si torce e ruota in modo dinamico:
- Serrare il pugno.
- Dare un pugno sulla tavola.
- Maneggiare una spada o un martello pesante.
- Appendersi ad una parete con una mano.
- Spingere una macchina che non parte, tenendo un piede in avanti e un altro dietro.
- Appoggiare l’altra mano sul tavolo, nello scrivere.
- Aprire un barattolo indurito.
- Prendere un sigaro e tenerlo tra le dita 3 e 4 o 4 e 5 (non tra il 2 e 3).
- Svitare qualcosa con molta forza.
- Lotta di braccia e mani.
- Sulla spiaggia raccogliere verso di noi molta sabbia con una mano per costruire qualcosa.
- In cucina, con una sola mano, rovesciare una grossa frittata dalla padella al piatto.
- Il direttore d’orchestra quando esige dagli orchestrali una gran forza contundente…
Dal punto di vista della competenza pianistica:
- Controllo auditivo e autoascolto.
- Ritmo e fortissimo.
- Suonare “ad orecchio”
- Improvvisazione jazz.
- Scale per seste.
- Beethoven, Prokofiev.
Regione circolare medulare della osei centrale: la usiamo unita ai fianchi che si aprono e chiudono in maniera statica:
- Abbracciare qualcuno (azione +), aprendo prima le braccia (azione – ).
- Pregare con le mani giunte davanti al viso, toccando le parti più carnose.
- Prendere in braccio un neonato, accudire un anziano debole, sostenere un malato.
- Trattare con la massima delicatezza una preziosa opera artigianale pesante.
- Prendere acqua dal torrente con entrambe le mani, sentendovi il centro della Terra e la gran forza dell’Universo.
- Soffrendo al massimo, abbassare la testa e coprirsi il viso con entrambe le mani.
- Sulla spiaggia, portare verso di noi una gran quantità di sabbia con entrambe le mani.
- In cucina, sostenere con entrambe le mani una pentola molto pesante.
- Il direttore d’orchestra quando chiede ai musicisti una maggior concentrazione-interiorizzazione-profondità espressiva…
Dal punto di vista della competenza pianistica:
- Il legato.
- La tecnica del peso.
- La massima velocità possibile.
- Il fff seguito da un immediato ppp.
- Intimità e introspezione.
- Mozart, Schumann, Scriabin.
- Improvvisare al pianoforte.
- Aver paura di suonare, per mancanza di confidenza con se stessi.