Descrizione
Se improvvisate al pianoforte vi rendete conto che quello di diteggiare è l’ultimo dei vostri pensieri. Tutto fluisce in modo naturale e se improvvisamente, per un qualche motivo, qualcosa non coincide più tra il flusso del vostro pensiero/movimento e le vostre dita, vi fermate, in attesa che la giusta soluzione… appaia.
Perché tutto questo non accade con la musica interpretata? Perché il divario tra musica scritta e dita che la eseguono si è fatto così ampio da dover rendere necessario, quasi una sorta di stampella, lo scrivere la diteggiatura?
È da quando, nel lontano 2011, ho pubblicato il mio Non Manuale per il pianista, che mi interrogo sul senso profondo della diteggiatura, alla ricerca di un sentiero che possa riunificare, attraverso la consapevolezza dei 5 movimenti, ragione e sentimento, istinto e consapevolezza.
Esiste dunque la possibilità di permettere alla mano di autoditeggiare? È lo scopo di questo nuovo e straordinario quaderno di tecnica pianistica dedicato alla diteggiatura che traccerà per voi, con l’aiuto di nuovi contenuti inediti nella didattica pianistica.
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