La sonata op. 58 di Chopin,
a cui ho dedicato un lungo canto d’amore, è una sonata totalmente dinamica, perfetta per un pianista francese o perfetta, se partecipaste al concorso Chopin, per far valere la vostra capacità digitale nel contesto di una grande chiarezza architettonica.
Quando la mano è coordinata ad un modo fluido di suonare (senza mai eccedere nella dinamica), una leggera elettricità delle dita è sintomo univoco che le vostre spalle sono attivate e presenti. A garantire lo spostamento delle vostre mani a livello trasversale sono – in modo univoco – i bordi esterni di pollice e mignolo.
A dimostrarlo c’è un piccolo ma efficace passaggio del primo movimento della sonata che vi permetterà di capire se i vostri bordi esterni, le ali delle vostre mani per intenderci, sono attivati o meno.
Come spesso capita con la tecnica pianistica chopiniana, se il passaggio viene sono attivati, altrimenti potrete passare il resto della vostra vita di pianisti provando e riprovando con trucchi, varianti, ritmi, senza mai venirne a capo in modo efficace, stabile e definitivo.
Provate e sperimentate, Nel caso possiamo riparlarne a lezione online.
Alberto