Clementi, un italiano a Londra. Vero sperimentatore e collaudatore di un nuovo strumento: il pianoforte; una figurazione tecnica tipica del suo tempo, le ottave col “pum pum”.
Il pollice corrisponde alla regione cranica,
Il mignolo corrisponde alla regione caudale
Ecco quindi che le ottave spezzate, garantiscono e organizzano una continua coordinazione tra parte sopra e sotto: il diaframma nel mezzo. E’ solo grazie a queste sperimentazioni che Liszt (e i colleghi a lui contemporanei) potranno avere le basi per le doppie ottave.
Mettetevi quindi alla tastiera “cercando” questa coordinazione tra parte alta e bassa del corpo, ben definita da queste due dita strutturali: il pollice e il mignolo. La maggior parte dei pianisti è molto “dinamica”, per cui cercate nel bordo esterno. Apprezzerete la facilità tecnica unita ad una serena respirazione.
Potete approfondire la vostra ricerca con queste famosissime ottave con pum pum di Beethoven:
Unica avvertenza, la velocità. Va cercata prima quella che il corpo produce autoregolandosi e coordinandosi e poi adattarla a quella richiesta dalla partitura. Il metronomo lavora per voi, non il contrario.