La fonte da cui proviene tutta la musica sudamericana
Domenico Scarlatti e il nuovo paradigma su cui ultimamente mi sono trovato a riflettere per trovare soluzioni tecniche ed espressive per me e per i miei allievi. Tra le cose che possono aiutarvi ad andare oltre nell’interpretazione è quella che potremmo chiamare personalizzazione che si può (molto schematicamente) realizzare in due modi:
- pensando ad una persona a cui volete suonare il pezzo,
- come già visto, immaginando una scena parallela della vostra vita cui il brano si richiama.
In questo breve video appunto vi parlerò della prima modalità di personalizzare, quella di pensare ad una persona per voi significativa o che vorreste con voi in quel momento.
Allargando questo nuovo parametro alle interpretazioni dei nostri amati pianisti professionisti, vi faccio vedere ora come cogliere e apprezzare il livello di personalizzazione che può esserci dietro un’interpretazione.
Per creare un giusto contrasto e farvi comprendere meglio scelgo questa interpretazione di Igor Kamenz perché sfugge alle normali regole di un eccellente pianismo, per lasciar trapelare dietro le quinte e dentro, qualcos’altro, una personalizzazione in atto del pianista. Che diamine mai starà pensando Kamenz, l’eterno secondo dei concorsi internazionali, che cosà mai vorrà da Scarlatti, infelicemente innamorato della sua allieva l’infanta di Spagna? Questo lo può sapere solo lui, sta di fatto che a me ascoltatore si presenta un’esperienza di ascolto diversa e più spessa.
Per fare subito una comparazione che vi permetta di cogliere la sottigliezza, ascoltate subito dopo e alternando quest’altra, decisamente più perfetta, decisamente più artistica ma… senza personalizzazione, senza ulteriore vita interna.
Fatemi sapere, anche a lezione online, se siete nelle nebbie dell’interpretazione e le indicazioni storiche, mentali o filologiche non vi soddisfano più e volete imparare a interpretare con la personalizzazione.
Alberto