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Il pianoforte, al contrario di uno dei suoi avi, il clavicordo

che permetteva all’esecutore di vibrare sfregando la corda con il tasto,

per la sua natura meccanica a corda percossa da martelletti rende invece il fenomeno impossibile; curioso, perché il vibrato è uno dei  componenti del suono: pensate a quanto sia fondamentale e integrato nello studio degli strumenti ad arco e del canto.

Eppure il pianista Vlado Perlemuter… in barba alla fisica acustica, riesce in modo perfetto a creare l’effetto illusionistico di vibrato al pianoforte.

Riuscite a capire come fa?

Prima di leggere la soluzione che segue, prendetevi del tempo per ascoltare e osservare come fa il grande pianista lituano.


Siete pronti?

  1. Accende il suono, con un buon peso, approfittando della ripetizione del mi, anzi utilizzandola per modellare il suono, fase imprescindibile del nostro trucco di prestigio,
  2. per gli osservatori più attenti, lo fa utilizzando il lato esterno del dito indice, per renderlo funzionale e pragmatico al massimo grado, perché di trucco di prestigio pur sempre si tratta…
  3. comincia a giocare con dei movimenti del polso che, come il pianista più esperto ben sa, modellano il fraseggio modificando il suono (il polso è il respiro del pianista diceva Chopin…);
  4. questo movimento è lo stesso che si utilizza per legare le note: contemporaneamente all’affondo nel tasto di un dito, un altro ritarda il rilascio: un effetto ben concreto e alla totale portata del pianoforte (sentito, pianisti Jazz? 🙂 );
  5. eccolo all’ultima nota dell’introduzione di Winter Wind, dissimula il gesto di un vibrare violoncellistico per realizzare in realtà dei micro movimenti del polso, e…

Voilà il gioco è fatto e sentite concretamente un impossibile effetto di vibrato! Ha combinato il movimento verso l’alto del polso con il rilascio graduale da un tasto all’altro: andate a provare alla tastiera del vostro pianoforte e poi fatemi sapere o ne parliamo a lezione di piano, qua da me a Jesi o online.

Alla prossima

Alberto

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.