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Eccezionalmente, tutti i preludi del primo libro

del Clavicembalo ben Temperato rappresentano per le dita del pianista neofita e per chi affronta per la prima volta lo studio sistematico (o sistemico?  🙂  ) di Bach, un mondo di iniziazioni ben precise, ognuna un tesoro diverso.

Mi spiego meglio: ogni preludio mette a fuoco (e permette di attivarne la coscienza) aspetti del movimento della mano sulla tastiera. Cosa unica e irripetibile, perché già il secondo quaderno è tutto un altro mondo.

E’ di prossima realizzazione un nuovo progetto che segnalerà tutti questi semi essenziali che permetteranno al pianista non solo di eseguire correttamente i preludi, ma di centrarne il contenuto interpretativo e arricchire infinitamente di competenze motorie le proprie mani perché – vi ricordo – Bach è il riferimento per la tastiera temperata, come Chopin lo sarà per quella del pianoforte.

Alcuni esempi per avere un’idea

Consapevolezza e attivazione dei polpastrelli di 1 3 e 5

Portare la coscienza sui bordi esterni di 1 e 5 che gestiscono lo spostamento trasversale e poterlo fare in modo fluido.

Portare la consapevolezza su dito 2 indice come motore per lo spostamento trasversale quando la mano suona in modo soave

Coscienza e mantenimento stabile del dito 3 medio come asse

Utilizzare queste linee guida essenziali vi permetterà anche – come naturale conseguenza – di mettere a fuoco il sound e il mood della rispettiva fuga.

Cosa vuol dire percepire il mood della fuga?

Una volta sperimentato fisiologicamente che il primo preludio attiva i polpastrelli di 1, 3 e 5, connessi al movimento verso l’alto, all’attivazione del sistema nervoso centrale e – a livello psichico-mentale – ad uno stato meditativo, ecco che la fuga correlata a cotanto lavoro su voi stessi e sul vostro sistema corpo non potrà che essere votata alla verticalizzazione del suono e all’ascensione, complice il piccolo tema ascendente, insignificante, se non lo guardate dalla prospettiva verticale di una volta gotica e impossibile da accostare altrimenti al famoso e celebrato suo preludio rischiando di diventarne il lato B.

Questo mio progtetto vi renderà anche pronti e maturi per affrontare il secondo Quaderno, più maturo e complesso, che dà per scontato e assimilate tutte loe rivelazioni del primo. Vedo di più Beethoven ispirarsi a questo per i contrappunti delle ultime sonate e la fuga dell’Hammerklavier.

Insomma un progetto prezioso per chi inizia a studiare il pianoforte, e fondamentale per chi studia Bach o lo insegna, inclusi i docenti di Conservatorio che si presenterà – similmente ai Quaderni – come un agile pdf su partitura urtext libera da diritti perciò: stay tuned!

Alla prossima

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.