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Crooner significa cantante confidenziale

ovvero cantare con uno stile di canto intimo, che non utilizza la voce piena, ma predilige la sfumatura espressiva della voce.

Nonostante le qualità canore dei Tre tenori, così come sentite fuori posto My Way cantata con un registro lirico a piena voce

non risulta evidente, nel  ricco panorama di interpretazioni ed esecuzioni chopiniane, una altrettanto chiara distinzione; così fino a questo articolo non abbiamo mai avuto la più pallida idea di come suonare in modo… crooner, ovvero confidenziale, e se questa sia la soluzione e l’ingrediente segreto che manca al vademecum dell’interprete chopiniano.

Procediamo con ordine.

Nelle cronache biografiche chopiniane quando si parla del suo particolare modo di suonare, si accenna ad un suono di poco volume, ma esponenzialmente ricchissimo di infinite sfumature e della preferenza del pianista polacco di sale da concerto dall’ampiezza limitata (il massimo, oltre il salotto era la Salle Pleyel con i posti limitati);

sembrerebbe che si stia parlando  di un modo di suonare crooner…

Cominciamo a fare degli esempi: nel video che segue potete sentire Ocean suonato alla Pavarotti a voce piena e tumultuosa

Qua invece, soprattutto l’incipit è offerto da Vladimir Ashkenazy in modo crooner:

Riuscite a immaginare il pezzo di Chopin crooner per eccellenza, il suo My way, tanto per intenderci?

Io vi direi la Fantasia-impromptu op. 66, ma siccome ho sempre avuto l’impressione che non sia di Chopin, per evitare futuri fraintendimenti filologici, cedo la palma d’oro al Preludio op. 28 n° 8. Che mi dite: lo sta suonando in modo confidenziale?

Come si fa a suonare Chopin in modo confidenziale?

Intanto vediamo come suona il pianoforte un cantante confidenziale…

Il segreto è nell’utilizzare poco pedale e far muovere le mani guidate dai pollici e dalla muscolatura frontale passiva (quella davanti). Mi aspetto che il lettore veterano sappia queste cose ormai a memoria,

per cui rimando il lettore nuovo a leggere qua.

Alla prossima o a lezione di piano

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.