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Dopo la scoperta
e l’assimilazione  dell’Effetto Mozart (l’effetto che la musica, soprattutto quella di Mozart ha sull’apprendimento e a livello fisiologico, e la traduzione in musica dell’ascolto prenatale), siamo ora di fronte al nuovo fenomeno dell’Effetto Chopin, ovvero il passaggio diretto tra inconscio e musica.

 

Osservando ai raggi X svariate opere pittoriche,
alcuni ricercatori si sono resi conto che il “tratto” iniziale del pittore non sempre coincideva con l’opera finita. Ad esempio le proporzioni del corpo risultavano diverse da come l’inconscio le aveva in un primo tempo manifestate.

Allo stesso modo la musica di Chopin passa direttamente dall’inconscio (attraverso l’Io spontaneo) all’ascolto senza filtro alcuno, senza mediazione emozionale, culturale, strutturale.E’ un evento unico e irripetibile da riscoprire e utilizzare in ambito musicoterapico o nelle future produzioni creative musicali contemporanee.

E a livello interpretativo: si apre così un mondo nuovo, come intuito da questo geniale musicista.

Chopin non fa parte del normale repertorio di Fazil Say: se improvvisamente gli ha dedicato questo spazio, penso proprio che un motivo ci sia. Rifletteteci.

Arthur Rubinstein ha liberato Chopin dall’isteria delle esecuzioni di fine secolo, donandogli chiarezza e semplicità. E’ tempo ora di scoprire la sua vera natura: l’Effetto Chopin.

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.