Siamo ancora troppo abituati che solo le opinioni autorevoli confermano teorie audaci e precorritrici. Una conferma a quanto ho già descritto riguardo alla naturalezza emozionale introvertita del grande compositore amburghese. Una traccia preziosa per gli interpreti.
Ve le riassumo:
- emozioni che si coagulano
- la mano sinistra prevale
- una certa e congenita povertà di armonici acuti da rispettare
Antonio Pappano (il video non è più disponibile) parla del pianismo di Brahms, sottolineando l’importanza del basso (che scava)
Dudamel parla del primo concerto di Brahms e della scrittura sinfonica del suo pianismo (coagulazione, appunto), soprattutto riferendisi all’incipit del pianoforte che deve stemperare ma allo stesso tempo sostenere la possente esposizione orchestrale.