Nascosto da sempre sotto le mentite spoglie di “accentare”
ritrova finalmente dignità e identità il concetto innovativo della tecnica dei cinque movimenti che sto divulgando dal 2011: saper trasferire l’energia in zone ben precise della mano, per attivare e far funzionare la vostra tecnica come se le vostre dita fossero un maglev su rotaia.
Come spesso faccio, vado a caccia di video dove possiate vedere in opera concretamente quanto sto spiegando. In questo caso un’esecuzione di Peter Nero dello studio op. 10 n° 1 di Chopin, una delle mie preferite per la meravigliosa luminosità del suono, anche se il grande pianista jazz sta semplicemente “scaldando” le dita prima di un’esibizione…
Accentando l’ultima nota dell’arpeggio, mantiene trasferita stabilmente l’energia nella zona del mignolo, così lo studio dagli arpeggi più impegnativi della storia risulta possibile e gratificante!
