Pianisti, avete mai provato a spaccare la legna con una scure?
Nel caso non lo abbiate mai fatto sappiate che, se usate anche un minimo di forza, che non sia l’inerzia del movimento di sollevamento e di rilascio della scure, non solo non taglierete la legna, ma correrete il serio rischio di danneggiarvi le mani e il corpo per la potente vibrazione del colpo che non viene… ammortizzato attraverso le braccia.
Come è possibile? Una scure pesa, il legno è duro. Nessun mistero, semplicemente la mancanza di nuovi concetti come quello di
- coordinazione,
- inerzia,
- ciclo tra tensione e distensione.
Non si suona dalle spalle in giù, ma coordinati ad esse, mai dimenticandosi che sono loro a comandare! Guardate questo mio piccolo video, nel momento stesso in cui le spalle si muovono nel modo corretto, in modo automatico le braccia cominciano a coordinarsi. Se gli lasciate spazio quando andrete alla tastiera avrete la visione di un nuovo mondo!
I concetti vecchi con cui suoniamo il pianoforte (che andrebbe suonato allo stesso modo con cui spacchiamo la legna 🙂 ), non bastano più perché non sono completi: il rilassamento non esiste e l’idea di peso porta con sé solo un senso di confusione e tensione, sarebbe meglio sostituirlo con il concetto di densificazione, proprio del movimento centrale: che ci farebbe capire subito perché i pianisti russi da sempre… sono stati grandi pianisti dalla tecnica possente: loro, il movimento centrale, lo hanno di fabbrica!
Guardate con che grazia, assenza di gravità, ma precisione ed efficacia il capitano Kirk taglia la legna… chissà se sarebbe stato un buon pianista.
Alla prossima
Alberto
