Il trillo è sempre ornamento, persino nella Sonata seconda di Boulez.Va quindi eseguito coinvolgendo la zona mediana di braccio, dita e mano. Nel caso specifico dell’esigenza del lettore, se rendete indipendenti i muscoli lombricali (più o meno il palmo), sentendoli chiaramente appartenere a tale movimento, il trillo vi verrà facilmente con tutte le dita e in tutte le combinazioni.
I migliori esercizi: la variazione 3 del primo quaderno delle Brahms-Paganini e la cadenza del Concerto in sol (primo movimento) di Ravel;
il miglior trucco: è la parte mediana dell’avambraccio (la zona equidistante tra polso e gomito) a guidare tutto il movimento.