Osservando come le dita si coordinino al corpo, possiamo renderci conto di un aspetto interessante:
- il pollice si coordina alla parte cranica (la parte alta del corpo)
- il mignolo alla parte caudale (la parte bassa, coccige e testa dei femori).
Lo potete comprovare in qualsiasi momento alla tastiera, e forse capirete ed apprezzerete l’evoluzione di questo “sentito” dita-corpo nella sua evoluzione pianistica:
- Bach si suona con due dita
- Le ottave col Pum Pum (le ottave alternate) di moda ai tempi di Czerny e Beethoven
- Le doppie ottave Lisztiane.
Ravel, quando leggerete il mio nuovo libro (Seitai al pianoforte, in uscita verso la fine dell’anno), lo pongo – a puro livello di movimento pianistico – insieme a Domenico Scarlatti e a Franz Liszt (e dove avrete modo di capire il perché) e avendo ben chiara nella mia stessa sperimentazione corporea del gioco di relazione tra pollice, mignolo e corpo, non posso non notare l’estrema tensione del mignolo che percorre tutto il pianismo di Ravel.
Questo porterà ad un’evoluzione del senso della struttura, ad una incredibile luminosità e chiarezza che contraddistingue il suo pianismo.
Insomma, una vera e propria Insostenibile Tensione del Mignolo nel pianismo di Maurice Ravel.