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Se osservate la foto, vedete la mia mano che

pur stoppata in pieno movimento, presenta una totale rilassatezza del mignolo e soprattutto del suo bordo esterno: per assurdo, rilassato vuol dire attivo.

Vi faccio vedere ora come l’utilizzo del bordo esterno di pollice e mignolo diventi imprescindibile per risolvere alcuni passi tecnici, altrimenti impossibili da realizzarsi con qualsiasi altro mezzo a nostra disposizione.

Sto parlando della Sonata Op. 58, di Chopin, e partiamo subito da questa scala particolarissima.

Come esiste la Scala Blues, esiste questa scala chopiniana che non ha bisogno di alcun passaggio del pollice (sempre che crediate ancora che esiste), se non il fluido utilizzo del bordo esterno, che garantisce un movimento senza cesura perfettamente cesellato della scala.

Provatela subito: se attivate, non facendo assolutamente niente se non lasciandoli tranquilli o sapendo che ora esistono, i bordi esterni, la scala verrà in modo fluido: ben sgranata, luminosa e soddisfacente senza alcun artificio di diteggiatura, ma così com’è: 1 2 3 4 5.

Queste strane e meravigliose melodie, assolutamente rivoluzionarie anche per il pianismo di Chopin – questo è già un pianismo Jazz –  si annidano nel movimento dell’orlo esterno di Star Wars…

Ma è qua che potete fare la prova del 9

un passo praticamente impossibile da realizzarsi in modo fluido, a meno che qualcosa non accada: che si attivino i bordi esterni.

Buona caccia, allora e se volete saperne di più sulle infinite potenzialità della mano pianistica ci vediamo a lezione di piano. Qua da me a Jesi o online.

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.