Altrimenti conosciuta come “Sindrome da Hanon”,
accade quando la mano non si sente sicura sulla tastiera, ha paura di sbagliare le note o crede di doversi “allargare” per coprire le distanze (per i lettori nuovi ricordo che le mani si allargano solamente per eseguire pastosi ed emozionali accordi…).
Questo è un esempio classico dove il neofita, per paura di non riuscire a far andare insieme le braccia, le torce, schiacciando le dita sulla tastiera, a mò di zampata di leone:
o in questo altro caso in cui bisogna eseguire un arpeggio sciolto e veloce ma ben articolato per restare con la K 576 di Mozart:
L’unico dei 5 movimenti in grado di fare questo è quello rotatorio, l’unico in grado di allontanarci dalla retta via della nostra verticalità .
Il neofita in questo caso non riuscirà a mantenere pesata e rilassata la mano, facendola funzionare con i muscoli lombricali, bensì tenderà ad “artigliare” sulla tastiera.
Il semplice esercizio che vi propongo vi aiuterà immensamente e in modo semplice, veloce ed efficace a sciogliere queste tensioni e usare la “torsione” solamente quando serve: per i contrasti dinamici e per suonare Beethoven, Prokofiev e Bartok.
- Prendete con la mano sinistra il polso destro, davanti al corpo;
- Piegate il gomito destro allineandolo lungo il corpo, la spalla su abbasserà ; tirate delicatamente il gomito finché non arriverà in zona dell’ombelico:
- ora tirete il braccio in obliquo, verso l’alto, la parte superiore del corpo si allungherà e contemporaneamente ruoterà ;
- sentite tensione nella parte posteriore delle costole che prontamente rilasserete in un colpo solo;
- ripetete la procedura con l’altro braccio.
Siate sempre delicati nei movimenti perché conta di più la consapevolezza e il grado di tensione e distensione.
A presto e ci vediamo a lezione di pianoforte online
Alberto