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Un altro estratto

del mio nuovo Quaderno di Tecnica pianistica dedicato alla diteggiatura tra arte a scienza, nato a Jesi, città natale di Pergolesi.

Molteplici gli argomenti innovativi in ambito di diteggiatura, come l‘utilizzo duplice del braccio, ma quello delle tre posizioni per ciascun polpastrello è decisamente inedito nel panorama della didattica pianistica, anche se di certo non sconosciuto alla sensibilità e all’istinto dei pianisti, ovviamente.

Dito 3 o medio

è il dito che permette il movimento verso l’alto in modo più fluido, e soprattutto con l’intero corpo che segue coordinandosi. È anche il rappresentante dell’asse centrale del corpo, il facente funzioni della colonna vertebrale, e scusate se è poco!

  1. Appoggia il centro del polpastrello e da questa posizione prova ancora la facilità del movimento verso l’alto e l’effetto di avere 6 dita.
  2. Appoggia ora il polpastrello nel suo lato prossimo al dito 2 e, come per il dito due, preparati a sorprenderti: basta poco e il movimento verso l’alto non è più possibile. In compenso si risveglia e attiva in modo decisivo il movimento laterale.
  3. Appoggia ora il polpastrello nella posizione rimanente: quella nel suo lato prossimo al dito 4. Constaterai che inibirà entrambi i movimenti, pur muovendo e posizionando il dito di pochi millimetri.

Nel Mephisto walzer di Liszt, e comprenderete il suo genio, degno di Paganini, trovate in poche battute tutte e tre le posizioni, la terza inibendo i movimenti, li trasferisce sulla tastiera rendendo fesso e secco il suono.

Solo qualche battuta più avanti nel Mephisto Walzer, trovate le altre due posizioni per il dito 3, la prima per non impastare la figurazione (la stessa dell’incipit della sonata in si minore), ma renderla solida e ben sgranata nell’articolazione, la seconda, quella che accende il movimento laterale, è quella che vi permette di rendere il suono giocoso, beffardo e ben rimbalzante!

La diteggiatura ha una nuova, fresca e innovativa prospettiva!

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.