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Un piccolo estratto

del mio nuovo Quaderno di tecnica pianistica, importante perché dedicato alla diteggiatura pianistica. Un passo in avanti perché dalla diteggiatura si cercherà di passare all’utilizzo consapevole delle dita, semplicemente perché se ne conoscono i segreti, la mano tornerà ad essere “autoditeggiante”, colmando il divario che si è creato nel tempo tra improvvisatore ed interprete.

Il quaderno è, come al solito anche divertente e ricco di esercizi, spunti di riflessione e quiz:

  1. qual è il miglior dito e quello più efficace per concludere il preludio in re minore op. 28 n° 4 di Chopin?
  2. Come concludereste invece lo studio op. 25 n° 5?
  3. Con quale dei tre lati del polpastrello per avere la massima risonanza?
  4. Quale delle due diteggiature proposte da Busoni nella sua revisione del CBT scegliereste al volo come più adatta a voi?
  5. Come si organizza la diteggiatura in fase di studio?

L’esempio che segue è tratto dalla revisione degli studi di Chopin di Alfred Cortot, in cui illustra le possibili varianti di diteggiatura per il famoso trillo di terze, a seconda della conformazione della mano del pianista, senza approfondire…

Guardate come diventa tutto più chiaro e potrete finalmente comprendere e scoprire i meccanismi profondi che stanno dietro la diteggiatura!

A presto, allora!

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.