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Cercando a caso delle immagini di Gyorgy Cziffra, mi è accaduta una cosa strana e particolare:

l’ho trovato sempre mentre appoggia le braccia esattamente sulle zone intermedie.

Potete invece sperimentarne il funzionamento a colpo sicuro, perché tutti i brani che vi ho selezionato sono costruiti per attivare ed essere consapevoli di questo movimento:

ruotando verso avanti

  • con qualsiasi composizione pianistica di Beethoven e con il preludio 16 di Chopin.

ruotando verso dietro

  • con le seguenti composizioni di Chopin: studi op. 10 n. 9 e 12, preludio 18 e 24, scherzo 3, primo e secondo movimento della sonata op. 35.

Potete invece sperimentare il movimento centrale

  • con qualsiasi composizione pianistica di Scriabin
  • e le seguenti di Chopin: studi op. 10 n. 3 e 6, studio op. 25 n. 1, Preludio 8 e 14, terzo e quarto movimento della sonata op. 35, i Trois Nouvelles Etudes.
  • Se avete uno spirito innovativo anche con Mozart e Schumann.
  • Se avete un taiheki centrale osate suonare I quadri di una Esposizione.

Nel caso non abbiate ancora letto questi pezzi o preferite sperimentare le vostre scoperte con brani più brevi, potete munirvi del primo quaderno del Clavicembalo ben temperato di Bach e andare ai preludi in la minore e do# minore, rispettivamente per il movimento rotatorio e centrale.

Il pianista jazz può sperimentare la stessa cosa (solo per rendersi conto che già lo sa fare):

ruotando avanti: improvvisando con un ostinato ritmico

ruotando indietro: improvvisando un brano lento, per controllare pienamente il suono.

cziffra 2

Esiste un famosissimo brano, molto ambito dai concertisti per il grande effetto virtuosistico. In realtà diventa per noi un pezzo didattico perché, in modo curioso, coinvolge esclusivamente le zone intermedie.

Sto parlando del precipitato della settima sonata di Prokofiev.

Nella stessa pagina è inoltre scritto:

Una nota ulteriore: le zone intermedie più distanti corrispondono alla parte cranica della CVP, quelle più vicine, alla parte caudale.

Ve lo mostro concretamente, con una giovane Martha Argherich al pianoforte. Osserverete, come le sue braccia attivino esclusivamente tali zone (e non altre) e, soprattutto quando è inquadrata dall’alto, il loro continuo interscambio.

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.