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Sarà capitato anche a voi

subito dopo un concerto pianistico entusiasmante di avere la sensazione di poter suonare come il vostro beniamino per un po’ di tempo. Io ricordo che subito dopo un concerto di Murray Perhaia a Santa Cecilia, fino al giorno dopo riuscivo a fare le scale come fossero dei glissandi, un’incredibile caratteristica del grande pianista statunitense.

Ebbene non si tratta di suggestione o fantascienza, ma qualcosa  che gli attori conoscono bene e i piennellisti chiamano mimetismo,

un fenomeno assolutamente naturale

e che possiamo sperimentare anche noi pianisti e portare a nostro vantaggio – perché no? – per incrementare il nostro pianismo.

Avete un pianista preferito? Siete dei fan di Rubinstein o di Horowitz, qualche giovane vi fa sognare? Sognate di staccare le ottave come Sergio Tiempo? Vi fa sballare il virtuosismo interiorizzato di Bellucci?

Sceglieteli e selezionateli in base alle caratteristiche tecniche, o di timbro o di precisione o brillantezza che volete migliorare e ascoltateli (sarebbe meglio dal vivo, perché l’effetto di personalizzazione è decisamente più intenso, ma va bene anche in video) e provate. E registratevi, mi raccomando, non fidatevi mai troppo dell’orecchio.

E fatemi sapere! A presto

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.