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Il KOAN: Abbi il coraggio di suonarlo male

Finalmente il pianoforte canta
Sigismund Thalberg mise insieme una raccolta di pezzi dal nome pretenzioso L’arte del canto applicata al pianoforte. A tutt’oggi questa raccolta non viene più molto considerata (tranne un paio di pezzi), ma il desiderio nascosto dietro quest’opera è evidente: quello di far cantare il pianoforte… Non a caso Thalberg si innamorerà, nell’ordine: di una donna Italiana, del padre di lei cantante lirico, dell’Italia. Il suo grande merito è stato quindi quello di dare il primo impulso ad una scuola pianistica che sia Italiana.

Ma ci vuole un’anima pragmatica come quella di Chopin per fare in modo che tale possibilità diventi concreta piuttosto che imitativa o idealistica.

il suono del pianoforte tende a decadere, ma la struttura che crea Chopin un pò per la disposizione lata del basso, un pò per la legge della concatenazione armonica, fa sì che la melodia… si autosostenga! Un miracolo di efficacia.

La chiarezza operativa di una struttura cantante Chopin la dichiara in modo innovativo con lo studio 10-3.

La cantabilità fino ad allora conosciuta era questa, per opera della parte mediana della mano e dell’indice, con la sinistra accompagnante e spesso e volentieri il 10-3 viene affrontato in questo modo;

per questo il koan all’inizio dell’articolo recita abbi il coraggio di suonarlo male: per sfuggire a questa tentazione, che renderebbe lo studio come tanti e non opera di un innovatore del pianoforte.

Il segreto di Tristesse è quello di compattare la mano e lasciare che a guidarla sia la parte interna del mignolo.

Ma non basta: di entrambi i mignoli per creare un effetto centripeto.

La cadenza richiede di spostare l’energia della mano verso il dito 4

Ancora una volta Chopin prende a prestito la struttura Bachiana per trasformarla in una polifonia di altro tipo.

cosa fa la mano nel 10-3

utilizza il piano fe per spostare l’energia verso la parte più carnosa della mano, la zona interna e contigua del dito 4 e 5; privilegiando entrambi i mignoli ad esclusione della cadenza che privilegia il 4 della mano destra;
la reale difficoltà : creare una struttura cantante pianistica.

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.