Un pezzo che già sa essere atemporale di suo,
il primo preludio del Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach, svincolato da processi melodici o rappresentativi, diventa ora un ottimo esercizio e una sfida per voi per suonarlo restando ancorati nel tempo presente. Interpretatelo senza cercare niente, senza tensioni intellettuali, o “recitoni” manieristici, senza dover affermare la vostra perizia timbrica o far conoscere a tutto il mondo la vostra sensibilità armonica, bensì semplicemente restando dentro voi stessi e in qualsiasi momento chiedendovi:
dove sono adesso?
Permetterete al suono di convergere verso la sua essenza, il silenzio, sfuggendo in modo verticale alla linea temporale della fruizione sonora e avvicinandovi a quella che è da sempre l’unica essenza della musica: l’estasi e il silenzio. Vedrete che il mondo interpretativo si schiuderà davanti a voi e al vostro ascolto, permettendo ai vostri ascoltatori un’indimenticabile esperienza e a voi stessi un prezioso esercizio per stare dentro voi stessi, nel tempo presente.
https://www.youtube.com/watch?v=u5aHta–v5Q
Esattamente come, disegnando con la parte destra del cervello, si viene sprofondati nel giudizio continuo verso se stessi, cercando realtà e presente, potete dare una nuova veste di luce e consapevolezza alle vostre interpretazioni partendo, perché no? Proprio da questa.
Buona sperimentazione.
Alberto