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Riportare in asse 1. Le scapole

Quando il bacino perde la sua forza e vitalità, tende a “scendere”, portando con sé la posizione ottimale di clavicole e costole e allargando le scapole in modo tale da portare mani e braccia fuori asse, a dispetto della più rigorosa impostazione didattica e spesso senza che gli insegnanti se ne accorgano se non allargano la propria visuale.

Se, osservandovi o osservando il vostro allievo, vedete questa situazione una cosa veloce ed efficace che potete fare per riportare in asse le scapole è il seguente esercizio che,  a seconda di quanto le scapole sono fuori asse, potrà essere più o meno difficoltoso; l’efficacia nascerà dal fatto di creare la giusta tensione, a cui far seguire una corrispondente e sempre più ampia distensione, ripristinando pian piano l’assetto originario e ideale. Siate quindi pazienti e indulgenti con voi stessi e i vostri allievi, non possiamo sapere cosa abbia originato quella tensione, che potrebbe dipendere da cause più semplici, come un’errata o eccessiva alimentazione che psichiche, dipendenti dalla storia personale di ognuno di noi; possiamo però osservare, renderci conto e intervenire.

  1. intrecciate le dita all’altezza della seconda articolazione;
  2. portate le braccia lentamente e dolcemente sopra la testa, sentirete le costole rialzarsi;
  3. abbassate le braccia dietro la testa piegando i gomiti, posizinando le mani intrecciate sulla parte posteriore della testa;
  4. mantenete questa posizione per aprire il petto portando indietro i gomiti;
  5. utilizzando la testa come supporto, portate indietro, per quanto possibile, i gomiti, si riporteranno verso il centro le scapole, rialzando le clavicole;
  6. uno alla volta, inclinate alternatamente ciascun gomito verso l’alto e il basso,
  7. aiutatevi per distendere i muscoli pettorali tesi, portando il gomito che è in quel momento più in alto più indietro rispetto all’altro.

Fate l’esercizio di tanto in tanto ripetendolo 2, 3 volte, finché sentirete il petto e le scapole tornare al loro stato naturale, e le dita funzionare correttamente.

 

 

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.