Nell’atto di compattare le anche, tutta la CVP automaticamente si dirigerà verso il basso e verso il dentro. Quanto più si pronuncia il movimento, più sarà interiorizzata la percezione. Gli occhi, per esempio, sembrano non fissare più niente di preciso.
Non percepirete più la globalità di ciò che è intorno a voi, ma la totalità in relazione alla vostra interiorità. Un simile movimento non implica solamente una gestualità fisica, ma la percezione determinata su una dimensione concreta del mondo.
Semplicemente provando si installerà in voi una forma psichica e mentale concreta, in questo caso quella più idonea per improvvisare al pianoforte.