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Fate questo semplice esercizio.

Tracciate con le dita una riga in verticale su di un’immaginaria lavagna. Sentirete con facilità che tutto il corpo si coordina, seguendo il movimento. La stessa cosa accade anche nello spazio minimale delle mani sulla tastiera. Lasciate che si organizzino e seguendo la sola direzione di movimento verso l‘alto.

In questo video parlo di Torrent, lo Studio op. 10 n° 4 di Chopin, ma lo potete utilizzare con qualsiasi pezzo che abbiate sotto le dita, per avere un’idea di cosa sia l’articolazione pianistica.

Ora, some se foste dei sonnambuli, proiettate le braccia in avanti, fino a quando non sentirete come questo poriettarsi in avanti coordini tutto il corpo. Organizzate allora il movimento delle mani con l’unica direzione in avanti. Non importa quanto sia minimal o evidente (magari lo è se studiate lentamente…), quando che sentiate il corpo coordinato con voi. Ah non fatevi ingannare! La mano può procedere avanti anche negli spostamenti laterali! Se no, come fa Lucas Debargue a suonare?

Se usate lo stesso pezzo (come ho fatto io con Torrent in questo piccolo video appunto), sentirete chiaramente la differenza di meccanica. Statica articolazione, apoteosi di Czerny nel primo caso, movimento e ritmo nel secondo.

Altrimenti potete utilizzare questa semplice logica di movimento con un pezzo che avete sotto le dita per il gusto di vedere come prende vita e movimento.

A presto, pianisti!

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.