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Non tutti sanno

e di certo non è tra le priorità di chi si occupa di tecnica pianistica, che le braccia con cui suonate il pianoforte sono collegate alla parte alta del corpo: alle cervicali a loro volta intimamente collegate a stomaco e diaframma. Potrete rilassare e pesare quanto volete che niente accadrà.

Quindi per liberare le braccia, dovete liberare il diaframma: come fare?

Niente di più facile. Intanto date un’occhiata a questo articolo, per avere un’idea di cosa sia la respirazione corretta di un essere vivente, poi

andate davanti allo specchio, ponete una mano sul ventre e una sulle clavicole e con una SSSSSSSSSSS, date forza al basso ventre, tre dita sotto l’ombelico. Se funziona le clavicole e il petto, liberi, scatteranno verso l’alto.

Avete dunque la certezza che le braccia sono libere, potete cominciare suonare… respirando testatelo con ciò che più vi preme della tecnica, l’articolazione, la velocità, il fortissimo, certi passaggi che avete sempre ritenuto impossibili.

Alla prossima o a lezione qua nelle Marche o online.

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.