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Nell’immagine in evidenza

vedete un fantastico controsterzo eseguito da Antonillo Zordan su FIAT 131. Vediamo dunque insieme in cosa consiste e come realizzare… il controsterzo pianistico!

Ognuno dei 5 movimenti definisce e compartecipa la verticalità:

  1. il verticale andando rigorosamente verso l’alto
  2. e al suo opposto il centrale che va verso il basso (e chi li padroneggia entrambi come una molla sarà un Dio a suonare Bach!)
  3. il frontale avanti in linea retta,
  4. il laterale perfettamente perpendicolare al verticale
  5. e il rotatorio mescolandoli entrambi (qua per esercitarli).

Tuttavia ce n’è uno, il Giuda della situazione, se mi concedete un paragone evangelico, che può sviare tutti gli altri dalla “retta via”.

Riuscite a individuarlo?

Esatto! E’ quello rotatorio. Quindi, da ora in avanti fate caso a cosa accade alle vostre mani.

Di fronte

  1. ad un dubbio tecnico,
  2. di fronte alla paura di non eseguire un passo come si deve,
  3. o ad un eccesso di autocompiacimento delle proprie capacità,

vedrete le vostre mani o una in particolare, “abbassarsi” ruotando lievemente. A me personalmente capita quando certo di eseguire a velocità sostenuta lo Studio op 10 n° 2 di Chopin, per me una vera e propria cartina di tornasole della digitalità pianistica e quello che per la mia mano pianistica più di tutti rappresenta quanto manca allo sviluppo di una tecnica fluida, creativa ed efficace.

Ecco dunque rivelato il “controsterzo“.

Prendetene atto e modificate l’assetto, recuperate la verticalità, insistete se questo movimento che vi allontana dalla totale soddisfazione tecnica pianistica è dovuto ad abitudini contratte con falsi insegnamenti.

Buon rallie pianistico dunque! E a presto.

Alberto 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.