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La “medida patron”

come si direbbe in Spagna, ovvero l’unità di misura per studiare questo preludio e fuga in mi maggiore dal punto di vista dell’osservazione del movimento spontaneo e naturale è quella di attivare e considerare la funzione del terzo dito.

Tutto il preludio si organizza a partire dal dito 3, avendo cura che gli abbellimenti siano sempre sul tempo, anzi di più come scherzosamente suggerisco nel video. Siamo quindi lontani dal suono “pastorale” che la tradizione vuole per questo preludio.

Come attaccare la fuga

La conferma di un suono ruvido e autorganizzante in modo strutturale la avete dall’incipit della fuga. Come il preludio suono e studio si organizzano a partire dal dito 3 medio.

Ne parlo in questo breve video-appunto

Il segreto quindi,

per eseguire coerentemente (e fare una bella figura all’esame) questo preludio e fuga in MI maggiore dal primo libro del Clavicembalo ben temperato è quello di mantenere nella fuga la medesima sensazione di immobilità del preludio equalizzandoli. Come? Lo avete sotto gli occhi con quel mi azzurro

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.