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E’ un periodo che vedo tornare con grande piacere

una nuova attenzione al suono. A partire dalle ricerche di Riccardo Magnani su Leonardo da Vinci, in primismusicista. Allo stesso tempo vedo tornare la moda di ascoltare musica a 432 Hz, come se fosse una chissà quale panacea.

Lo scopo di questo breve articoletto è proprio quello di riflettere con voi su questo argomento.

C’è spesso una grande confusione a riguardo, soprattutto di cosa sia l’orecchio assoluto, confuso spesso con la capacità di memorizzare un suono. In realtà avere l’orecchio assoluto non è una facoltà nè da invidiare né da desiderare. Chi ha l’orecchio assoluto vi dirà: questo concerto di Mozart è eseguito con il diapason tal dei tali… questo è un do# leggermente calante.

Personalmente qualle dell’orecchio assoluto non è una facoltà che invidio, la trovo una specie di autismo e iperattività dell’orecchio.

Quindi ascoltare musica a 432 Hz significa suonare con un “ambiente” completamente diverso. Fatevi un’idea personalemente, ascoltando per esempio, questi notturni di Chopin.

 

Discorso completamente diverso è quello del suono che riflette suoni e armonie ben precisi, come quelli del moto dei pianeti, la famosa armonia delle sfere, che – non tutti sanno – era ben conosciuta e praticata anche da Leonardo da Vinci. Come ha notato Riccardo Magnani, le posizioni delle mani nei quadri di leonardo, in realtà sono posizioni su partitura…

Guardate il cenacolo con altri occhi, anzi con occhi da musicista e tracciate immaginari pentagrammi tra le dita di ogni partecipante alla più famosa cena della storia percependone la musica nascosta

Sappiate anche, se non conoscete il lavoro di  Ernst Chladni, o la “cimatica”, che il suono crea forme, per cui riportare tutto ad un fantomatico diapason, personalmente, lo trovo riduttivo.

se volete possiamo riparlarne…

Alberto

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.