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Per sua costituzione energetica naturale,

il grande pianista Vladimir aveva come epicentro del suo essere e del suo pianismo il bacino con una tendenza ad espandere. Perfetta per questo suo particolare modo d’essere e di sentire, la sonata in si minore di F. Liszt, perché accompagna questa tendenza naturale, esaltandola e offrendo un binario sicuro.

Per cui affrontare un’opera come lo studio Op. 10 n° 1 di Chopin (per chi mi conosce il miglior test per un pianista), con le stesse coordinate porta inesorabilmente ad un’entropia tale dell’energia che porterebbe qualunque artista con queste coordinate energetiche fuori binario, sempre che non si voglia trovare un compromesso.

Come fa Sergio Fiorentino che segue la strada opposta, ma giusta per Chopin: quella di concentrare l’energia…

Non mi risultano infatti al momento grandi pianisti con bacino che apre (Johnn Ogdon, Lazar Berman ecc.) in grado di eseguire questo studio: avete ancora una volta gli spunti per considerare nella giusta ottica la tecnica pianistica che è sempre subordinata alla caratteristiche spontanee di ciascun pianista.

Alla prossima, pianisti!

Alberto

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.