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E’ una questione di logica rigorosa

del movimento vitale. Quelli del grande compositore austriaco sono la combinazione di centrale con laterale. Li ritrovo nella sua musica, nella sua storia, nella sua precocità, anche per morire.

Leggerezza che in un attimo diventa dramma, tonteria unita a profondità inaudite. Fazil Say presenta caratteristiche simili che ci permettono di proclamare con assoluta certezza che sono le coordinate più corrette per interpretare Mozart.

Lo potete vedere in questo “katsugen” che ho “rubato” guardandolo suonare in un concerto dal vivo…

La prima volta che ho sentito suonare Fazil Say era alla radio e stavo guidando: inutile dire che mi sono perso.

Possedere per naturalezza e istinto, i lettori più fedeli di questo magazine già lo sanno, gli stessi “ingredienti vitali” di un compositore rende l’interprete potenzialmente il migliore possibile e quello che si avvicina di più alla realtà.

Come è stato Glenn Gould con Bach e come vi spiego in questo video.

 

Vi potrà piacere o no, potrete essere d’accordo o meno sui tempi staccati o sui parametri di una esecuzione filologica, ma Fazil Say, che fra l’altro è autore delle cadenze, è il miglior interprete possibile di Mozart. Vi dirò di più, tornasse Mozart in vita, suonerebbe così e si divertirebbe a scrivere suonerie per cellulari…

Il tempo mi darà ragione, ma che queste considerazioni diventino uno sprone per i giovani pianisti per imparare ad interpretare correttamente sondando gli abissi…

Alla prossima o a lezione online, buona riflessione.

Alberto

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.