Provate a lasciarvi andare verso l’alto, più che potete, automaticamente vi sentirete attirare verso il basso…
Nel Seitai lo chiamiamo lato 1. Poggiate le mani sulla colonna vertebrale di un vostro amico sdraiato a pancia in giù. Lo sentirete chiaramente tirare verso l’alto, o gravitare verso il basso.
L’arco si tende e appare il maggiore, più che allegro o gaio, direi “tonico”. L’arco si detende e appare il minore, più che “triste” direi interiorizzato.
Alto o basso?
La risposta già la sapete… La dimensione preferita da Chopin è quella del minore, anche se riesce a dargli delle colorature e sfumature infinite e impercettibili, come nello Scherzo n° 4.
Maggiore o minore?
Pensate per un attimo al glorioso tema della sua sonata in si minore e vedrete che coinciderà con la postura di Franz Liszt e il suo epico slancio verso l’alto.
La prova del 9
Osservate il movimento contenuto nella postura (e visibile in ogni ritratto di Franz Schubert) e vedrete che il suo “ambiente” rimane esattamente nel mezzo, né verso l’alto, né verso il basso. Nella musica di Franz Schubert maggiore e minore hanno la stessa valenza, ovvero nessuna importanza e dall’uno può nascere repentinamente l’altro…