La musica di Scriabin presenta tanto una naturalezza centrale (intimità , velocità interna, dimensione assoluta e affettiva) che laterale (grande emotività e comunicativa), splendidamente mescolate tra loro in modo unico e irripetibile.
Lo potete vedere anche dalla scrittura. Studio Op. 42 n° 5, la centrale, comanda il lato interno dei mignoli di entrambe le mani.La laterale, il dito 2 prende il sopravvento e guida il movimento spontaneo delle mani. I due aspetti sono mescolati tra loro, come una sfumatura di colore unica, anche se un osservatore e un orecchio più attento può notare una certa predominanza centrale. Andate ad ascoltare ora la magia dell’interpretazione.
La terza sonata di Scriabin e due interpreti a confronto: Roberto Plano che esalta l’aspetto laterale, cantabile, empatico. Meraviglioso.
A livello pianistico osservate come l’intensa attivazione del movimento laterale aumenti il gioco e interscambio dei polsi.
Vitaly Margulis, l’aspetto centrale. Sorprendente e magico.
Il silenzio
è una caratteristica e una componente concreta dell’esecuzione pianistica che il movimento centrale sa gestire in modo naturale, essendo multiradiale verso l’interno.
Pertanto il silenzio è totalmente incorporato solo nell’interpretazione di Margulis, non in quella di Plano che ha scelto di far “cantare” la sonata.
Nonostante tutto è prerogativa dei grandi pianisti quella di “saper intuire” la naturalezza dell’autore che si sta interpretando; pertanto potrete ascoltare un silenzio mozzafiato del pianista italiano a 00:45.