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Suonare legato e suonare veloce hanno la stessa origine e lo stesso motore

la base delle dita, coordinata dalla parte interna del mignolo. Chi organizza questo movimento è la zona del bacino (che dà luogo al compattamento e rilascio di tutta la colonna vertebrale) ed è visibile – dall’esterno – dal movimento-tensione della parte interna delle cosce.

Il preludio del primo quaderno del WTC – che stiamo utilizzando a campione di modelli di tecnica pianistica – che rispetta questo sentito corporeo è il seguente:

E che ci crediate o no – poco interessa alla logica naturale della mano – è la stessa cosa di questo:

Scriabin, etude op. 42 n. 5

di questo

Mozart, Sonata K 310

e di questo

Chopin, Studio op. 10 n. 6
zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.