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Fate questo esperimento con il movimento centrale

(quello che va verso il basso).

Suonate una nota, un accordo, quello che preferite pigiando verso il basso e poi lasciando andare. Muovete la mano vero il basso con una certa intensità e lasciate andare. Continuate così fino a quando si creerà una reazione, la mano resterà sospesa, pesando il giusto.

Ognuno dei 5 movimenti vitali ha la sua controparte di riposo.

Guardo verso il cielo e riposo, mi sposto in avanti e recupero l’equilibrio andando indietro, oscillo verso destra e riposo verso sinistra, ruoto torcendomi da una lato e recupero torcendomi dal lato opposto. Ogni impulso “attivo” (verso l’alto, avanti, di lato ecc.) ha la sua controparte e reazione di distensione passiva.

Tutti tranne…

Il movimento centrale. Andando verso il basso, il corpo si compatta, e la mano acquista densità e “spinge”, quindi per suonare noi sfrutteremo sempre la controparte di distensione, suonando, come dei surfisti esperti, in espansione, cavalcando l’onda, facendo ogni sforzo possibile… per non fare niente.

Non si allarmino gli insegnanti alla parola “spingere”, perché se l’allievo lo fa nel perfetto piano verticale, andando per l’appunto verso il basso, non c’entrerà niente con quello spiacevole effetto dei principianti di bloccare la mano, in realtà “torcendola”.

In questo breve video tutorial cerco di spiegarmi meglio:

 

Un pezzo che si adatta perfettamente a questa sperimentazione diretta del movimento centrale, un esercizio prezioso per il pianista più avanti con gli studi e una sfida perfetta per l’amatore più azzardato è lo Studio op. 25 n° 10 di Chopin.

Se sprofondate negli abissi le vostre mani ogni 6 note, o ogni volta che si ripresenta l’accento portante della straziante melodia, potrete approfittare dell’effetto surf di detensionamnto ed espansione tipici del movimento centrale, per suonare con facilità le altre note.

Una prova in più che la tecnica del peso sia perfettamente adeguata all’indole russa, che il movimento centrale ce l’ha di serie per naturalezza.

Provate e fatemi sapere nei commenti.

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.