C’è una legge quantistica che recita: se si osserva una molecola, la molecola cambia.

Allo stesso modo più portate attenzione alle vostre dita, più appariranno i problemi tecnici che diventeranno presto insolubili e attiveranno una catena autoalimentante di tensioni e improbabili soluzioni.

Starò mai pesando? Devo rilassare… questo passaggio non viene, il terzo dito in questo passaggio non funziona…

Fu una delle mie più felici intuizioni del mio Non Manuale per il Pianista e un nuovo punto di partenza per ogni pianista, sia dilettante che professionista, sia classico che jazz o tutti e due.

Che aspettate a provarlo? Io lo provo subito con un pezzo che amo e che ha… tante dita. Il Preludio op. 28 n° 8 di Chopin.

Tutto il lavoro sulla presa di coscienza dei 5 movimenti è la guida sicura in questo passaggio, allo stesso modo in cui i suoni armonici vi guidano con passo sicuro dal suono udibile a quello inaudibile, poi si arriverà alla respirazione, alla perdita dell’Ego, allo stato Cosciente e poi…

Ne parleremo un’altra volta.

Per adesso vi aspetto alla tastiera

Alberto