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Prima di tutto ho scelto

Jura Margulis per l’immagine che accompagna questo articolo perché potete vedere un’impostazione del braccio pianistico perfetta e secondo natura. E dopo aver letto l’articolo l’avrete anche voi, in modo semplice e naturale, per sempre.

Se avete dato una sbirciata qui, avrete sicuramente provato che ogni articolazione del braccio (gomito, polso e falangi) è coordinata ad un movimento del corpo verso l’alto e verso avanti.

Provatelo subito: se prendete il vostro polso, ve lo fate prendere o prendete quello di un vostro amico e allievo e lo muovete lateralmente, il braccio si muoverà, ma il corpo no. Se invece lo orientate verso l’alto o in avanti, vedrete che magicamente il corpo in tutta la sua unità seguirà. Sempre semplice e sorprendente è la logica del movimento spontaneo e naturale…

Tuttavia possiamo approfondire e cominciare a renderci conto che esiste una gerarchia: più vi allontanate dalla sede centrale, ovvero dal vostro corpo, più l’articolazione sarà lieve e naturale.

  1. Provate dal gomito e sentirete che la coordinazione sarà molto presente e “pesata”;
  2. Dal polso la sentirete più lontana dall’orbita, ma il polso è comunque “presente”, avrà la leggerezza di un ammortizzatore della macchina;
  3. Più vi allontanate con le falangi più sentirete leggerezza delle dita, lontane dall’orbita e dalla gravitazione, libere di funzionare;
  4. L’estremo massimo, la punta delle dita, vi permetterà di suonare dando l’illusione ottica che quasi non tocchiate la tastiera…

Provatelo più volte finché vi sentirete pronti per andare alla tastiera. Vi basterà riprovare le sensazioni appena percepite e richiamarle che il vostro braccio al pianoforte funzionerà come un orologio svizzero. E se avete uno specchio per osservarvi con la coda dell’occhio, vedrete anche un’impostazione del braccio al pianoforte semplicemente perfetta e funzionale.

Buona sperimentazione allora; sarò ben felice di condividere i vostri risultati e ci vediamo al prossimo articolo  o a lezione online.

Alberto


P.S.: se vuoi approfondire l’argomento leggi anche questo articolo che parla della gerarchia nell’ambito della tecnica delle ottave pianistiche.

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.