E’ un fenomeno che chi pratica arti marziali
ben conosce: la sensazione che il tempo si dilati, offrendo l’impressione di avere tempo per fare qualsiasi cosa.
Lo stesso potrebbe essere per il pianista, l’unico strumentista che può fare un intero concerto in apnea…, che potrebbe sfruttare questa sensazione per sbaragliare qualsiasi nemico tecnico-pianistico:
la paura dei salti, per esempio, che blocca e paralizza il movimento e il polso.
Se il pianista ha una percezione dilatata del tempo, ha tutto il tempo a disposizione per spostare e posizionare il braccio nel migliore e più tranquillo dei modi.
In queste condizioni il fraseggio sarà vivo e reale, come se voi foste in poltrona ad ascoltare voi stessi, il miglior pianista del mondo.
Come si ottiene questa fantastica sensazione?
Respirando meglio, più profondamente, e dal basso ventre coglierete una pausa impercettibile tra inspiro ed espiro, limitata quando siete tesi o del tutto assente quando siete nel panico di suonare, via via sempre più grande man mano che approfondite la respirazione.
Accade al grande interprete che questa pausa si faccia così grande… da scomparire. E’ il momento delle interpretazioni divine che scrivono la storia e commuovono gli esseri umani toccandoli e trasformandoli nel profondo.
Ne riparliamo a lezione di piano online
Alberto