Chopin, geniale didatta
diceva che il polso è il respiro del pianista e non avete idea di quanto questo sia vero. Vediamolo praticamente.
Mantenete per qualche istante una respirazione alta, ovvero superficiale, realizzata con la parte alta dei polmoni, come quando si è stanchi, stressati o impauriti e contemporaneamente osservate cosa accade ai vostri polsi. Molto probabilmente cominceranno ad irrigidirsi.
Provate ora ad abbassare la vostra respirazione, a partire dal magico bottone sotto l’ombelico e magicamente sentirete i polsi liberarsi.
Quindi Chopin aveva ragione e il suo era un suggerimento molto più che letterario o suggestivo: era una vera e propria indicazione fisicamente propriocettiva da tramandarsi ai posteri. Quindi potete controllare il flusso della respirazione per mantenere vitalmente coordinate tecnica digitalità e interpretazione attraverso i polsi, perché coincidono: compreso quel bel movimento verso l’alto che il pianista più avanzato compie per fraseggiare e cesellare la frase.
Vi dirò di più: ha senso mantenere rilassato il polso solo nella misura in cui farlo permette l’attivarsi della respirazione, altrimenti è un esercizio inutile e sterile.
Come ho più volte sostenuto, il rilassamento non esiste, ma esiste una sempre maggior ampiezza tra tensione e distensione.
Vediamolo ora praticamente con l’aiuto di un video in cui vedete un bravo pianista in azione. Potete osservarlo e ascoltarlo con chiarezza a partire 23:10 nello studio op. 10 n° 6 (che vi consiglio caldamente di studiare) e che qua sentite magistralmente eseguito e respirato dal pianista polacco Mateusz Krzyżowski.
Vi ho segnalato questo pianista perché è un vero e proprio magister del polso e un pianista che respira, anche durante una competizione massacrante come il concorso Chopin. A 2:20 coi polsi sembra addirittura capace di modificare il timbro del pianoforte…
Per cui mi permetto di modificare lievemente questa geniale affermazione di Chopin per modernizzarla e renderla pratica:
Utilizza il polso per controllare il flusso della tua Respirazione
Vi saluto, perché vado subito alla tastiera a… respirare.
Alberto