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Il mio articolo Minicorso di lettura della partitura ad uso dei pianisti, curiosamente – e senza che potessi sapere perché – è sempre stato il più letto ed apprezzato. Tuttavia, quando ho ridisegnato il sito e cominciata la lunga opera di revisione degli articoli, mi sono ritrovato di fronte a questa creatura del 2012, ricchissima di materiale, ma che risentiva degli anni perché nel frattempo le intuizioni erano radicalmente cambiate, approfondendosi. Il materiale era divenuto tanto e tale da meritare di essere sistematizzato in un nuovo Quaderno di Tecnica pianistica, guadagnandosi così lo status di diventare un nuovo testo ufficiale e la pietra miliare per la sistematizzazione della lettura, argomento mai trattato anche se prova d’esame per i pianisti.

Un prezioso strumento didattico

dedicato a professionisti e dilettanti che riempie un vuoto mai colmato prima d’ora.

  1. I movimenti umani sono infiniti, il segreto della lettura è quello di individuare subito una via e una soltanto e sapere come rendere essenziale il movimento;
  2. è quello che sa fare un pianista professionista però senza sapere come e attingendo alle proprie risorse di movimento personali, quindi parzializzate; qua trovate le basi per una oggettivazione del movimento a partire da come la naturalezza di un autore si riflette nella propria scrittura;
  3. all’esame di compimento medio di pianoforte c’è la prova delle tre ore (almeno un tempo c’era…). Tre ore chiusi dentro una stanza con un pianoforte e una partitura da leggere, uno degli esami più temuti perché non esisteva (prima di questo nuovo e rivoluzionario quaderno e dei nuovi articoli con l’etichetta lettura a prima vista), una didattica e una scienza della lettura;
  4. un pianista concertista, un Daniil Trifonov per fare un esempio, ci mette tre settimane per mettere a repertorio gli studi di Chopin, dalla lettura all’esecuzione in pubblico o in concorso. Lettura ed esecuzione in concerto sono i due estremi, sono quindi collegati. Poter disporre di una scienza della lettura vi garantisce i migliori e più sereni risultati;
  5. Senza contare l’immenso sottobosco di chi ama il pianoforte: l’ultimo “amatore” l’ho incontrato a Roma davanti alla tastiera di uno di quei pianini messi a disposizione del pubblico che da anni stava studiando nientemeno che il Rach 3 e quell’altra categoria di professionisti che sono i pianisti accompagnatori che devono poter legger qualsiasi cosa in qualsiasi condizione. Per loro la lettura a prima vista è uno strumento di lavoro.

Dedico questo mio lavoro al me stesso ragazzo quando – non esistevano internet e le librerie online di musica – appena avevo qualche soldo lo spendevo alla Ricordi di Monza, dalla S.ra Bussola per comprare delle nuove partiture per pianoforte. Le sonate di Scriabin e di Prokofiev, i concerti di Brahms e di Rachmaninov.

Lo dedico al mio amico Edmondo, in grado di leggere a prima vista qualsiasi cosa, dalla fuga manoscritta di uno studente di organo, a Preludio Corale e fuga di Cesar Franck, passando per la settima di Prokofiev. Quanto lo ho invidiato (leggerete nel quaderno quali sono le condizioni ideali per avere la lettura a prima vista incorporata, e lui le aveva tutte), senza sapere che avrei conquistato la stessa capacità nel tempo, sudandomela e lavorando sodo ma con qualcosa in più, la possibilità di spiegare agli altri come fare.

Ricordo ancora la grande emozione che provavo sfogliando le partiture che mi collegavano alla musica che amavo e che avrei voluto suonare, ma che erano difficili da leggere perché mancava uno strumento che mi potesse orientare in modo semplice e definitivo.

Quello strumento oggi esiste.

Alberto Guccione, il 6 di Luglio 2018.

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zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.