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Legare le note al pianoforte

significa attivare il movimento centrale oppure  cercare di dare un senso di continuum all’esecuzione. In questo modo l’energia si trasferirà alla zona dell’anulare/mignolo di entrambe le mani.

In questo senso non conosco pezzo migliore per realizzarlo del P R E L U D E
(from the “Clavierbüchlein for Wilhelm Friedemann Bach”) by J. S. Bach di Siloti.

Perché?

Perché la sua particolare figurazione continua vi permetterà di spostare l’energia verso la zona interna dei mignoli creando il legato (che è una dimensione più psicologica che fisica). La ripetizione del brano, tenendo in sottovoce la figurazione e facendo cantare la melodia, vi permetterà di realizzare lo stesso a partire dalla mano sinistra, creando uno spettacolare legato a partire da entrambe le mani.

Chopin aveva il movimento centrale tra i suoi per naturalezza. Comprenderete allora perché il rimprovero peggiore che poteva muovere ad un allievo era: “Lei non sa legare due note insieme…

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.