Tra i colpi di genio del mio libro Non Manuale per il pianista, c’è il capitolo relativo alla fisiologia del controllo auditivo.
Il brano in questione, è celeberrimo e d’eccezione, perché sembra costruito apposta per esercitare le orecchie piuttosto che le dita: si tratta dello Scherzo op. 20 di Chopin.
Il movimento di rotazione, coordinato agli anulari saranno i nostri strumenti per questa autoregolazione, fondamentale per suonare Beethoven al pianoforte, per condurre una brillante improvvisazione jazzistica.
Comincia a delinearsi (e troverà massimo compimento nel mio e-book Seitai al pianoforte), la figura centrale del pianismo di Frederic Chopin.