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Se c’è un brano che vi dimostra praticamente

che bisogna tenere ferma la mano e contare sulla divisione dei 5 movimenti tra longitudinale e trasversale è la variazione III degli Studi Sinfonici op. 13 di Robert Schumann. Fra l’altro per i pianisti che non possono fare a meno di studiare questo brano (per chi mi conosce, non sono un grande fan del sopravvalutato Robert Schumann come musicista), tutte le indicazioni che trovate qui vi serviranno per affrontare e risolvere i problemi tecnici di tutta l’Opera 13 (brani espunti compresi naturalmente…).

Se in qualche modo cercate di accompagnare il movimento trasversale lungo la tastiera, per renderlo veloce e fluido, per esempio, o quando sentite che andrebbe tolto il pedale nella ripresa…, sentite subito che il braccio di blocca e dovete forzare e rendere volontaria l’esecuzione.

Non preoccupatevi, capita anche ai professionisti (qua a 7:31)

Come fare per evitare e non perdere il contatto con il flusso del mistero e della poesia (se non avete letto altro su Schumann nel magazine, sappiate che dovete mettercele voi)?

Mantenere le mani e le braccia ben compatte guidate dalle zone penultime, quelle immediatamente prima e dopo ogni articolazione e lasciare, qualunque cosa accada che sia il dito anulare a guidare il movimento e ad essere il pivot che mantiene immobile la vostra mano.

Guarda caso il dito che pare il musicista abbia offeso…

Per i pianisti più avanzati, affidatevi ad entrambi gli anulari o alla parte interna dei mignoli, quando dovete spingervi più lontano…

E poi lasciarsi sommergere da fantasia e non aver paura del rischio allora avrete un’esecuzione eccezionale

Fatemi sapere, pianisti!

Alberto

 

 

 

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.