Lo sguardo dei pianisti
è un elemento molto interessante per rivelare in modo preciso e infallibile quale dei 5 movimenti stanno cercando o attivando. In questa immagine vedete il pianista Cyprien Katsaris alla Carnagie Hall impegnato nel finale della terza sonata di Chopin.
Lo sguardo va lontano, ma non vago bensì ben direzionato. Sta cercando e attivando il movimento frontale intimamente connesso alla psiche pragmatica.
Andiamo un po’ più nel dettaglio.
- Intanto complimenti perché è come se avesse letto questo mio articolo! che mette chiaramente in relazione l’Opera 58 di Chopin con questo movimento;
- Sta cercando ritmo e dinamismo per affrontare il finale della sonata;
- utilizzerà il movimento frontale per interpretare tutta la sonata, trovando delle cose molto originali e molto pragmatiche (il basso che emerge e per un attimo sovrasta ad ogni ripetizione del tema senza il pedale), la chiarezza delle scale, l’energia;
- se osservate il movimento delle mani, è molto ben delineato il bordo esterno di pollici e mignoli.
Questa una piccola legenda per connettere il movimento con lo sguardo
- Verticale: sguardo lontano e distaccato;
- Frontale: inespressivo ma unidirezionale (come quello dei piloti di formula 1 prima della partenza);
- Laterale: brillante e luminoso, gioioso e scherzoso;
- Rotatorio: carico di carisma e tensione (pensate allo sguardo di Beethoven!);
- Centrale: guarda e non guarda perché totalmente rivolto al proprio mondo interiore…
Ora provate voi. Che cosa stanno guardando i vostri pianisti preferiti? E come cambia lo sguardo di Katsaris in questo stesso video? Fatemelo sapere nei commenti, potrebbe venir fuori un nuovo capitolo interessante dell’osservazione del movimento pianistico.