Il pianoforte è strumento della verticalità, figlio dei tempi moderni, dell’era industriale, della massima efficacia.
Prendiamo lo spostamento trasversale sulla tastiera, su cui si sono consumati migliaia di analisi muscolari, videotutorial, consigli e facciamolo con quello per antonomasia: quello celeberrimo della Campanella di Liszt.
Facciamo ora questo esperimento: meglio all’inizio, con l’aiuto di qualcuno. Cercate prima lo spostamento laterale sulla tastiera, poi con qualcuno che tenga e accompagni il movimento del vostro braccio destro lungo il bordo esterno, come indicato dalla figura. Rimarrete sorpresi perché non solo non farete fatica a colmare le distanze, ma i movimenti saranno economizzati al massimo grado possibile.
Quella linea? E’ quella del movimento avanti.
Più è grande la distanza più avrete l’impressione di entrare in una galleria a forte velocità. Al contrario, la mano del violoncellista scorre sul manico: sembrerebbe un’autostrada, ma il movimento è laterale…
La tecnica strumentale è talmente rigorosa che sfugge a qualsiasi categorizzazione che non sia quella che sperimentate di persona. Niente è mai ciò che appare…