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Per quanto il pianoforte
sia uno strumento percussivo e f-e, la straordinaria capacità di adattamento delle mani fa sì che si possa facilmente creare l’effetto del legato.
Scegliete una sequenza di 5 note e suonatela con entrambe le mani cercando di arrivare gradatamente alla maggior velocità possibile. Vedrete che ad un certo punto la mano si compatterà e le dita si muoveranno a partire dalla loro base.


Se ci fate caso, vedrete che anche tutto il vostro corpo tenderà a compattarsi.


Suonate ora la stessa sequenza lentamente, ma con il sentito che avete provato ad alta velocità, cioè lasciando che le dita si muovano dalla loro base: suonerete legato.
Ovviamente non bisogna usare il pedale di risonanza, altrimenti perderete l’effetto dello smorzatore che si rilascia gradatamente mentre si alza il successivo.
E provatelo subito con questo magnifico pezzo da legato:
Lo dice anche Chopin: legato sempre
Suonando legato questo pezzo farete tre simpatiche scoperte:
  1. la sinistra non vi sembrerà più così estesa 
  2. la mano destra canterà con grande intimità
  3. il rubato verrà da solo.

Una domanda per voi:

in queste condizioni, come si comporta il polso?

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e a marzo 2017 il rivoluzionario e-book Seitai al pianoforte, disponibile su Amazon.