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Capita spesso con Chopin

(una parte del suo essere più profondo è PRAGMATICA), ovvero confondere per difficoltà ciò che in realtà sono indicazioni precise di assetto della mano su cui portare una rigorosa attenzione.

Un esempio classico è lo Studio op. 10 n° 1 il cui assetto si costruisce a partire da questa cellula (con il bordo esterno dell’indice attivo che genera in automatico l’accento sulla nota più alta, cellula che si trova più o meno a metà studio), come cerco di raccontarvi in questo piccolo video.

Allo stesso modo

vediamo insieme come affrontare la famigerata parte centrale del celeberrimo studio op. 10 n° 3 dal nomignolo curioso (di certo non opera di Chopin!) “Tristesse”.

Partite da qua, cercando un senso melodico, e per i più avanzati un “respiro” lasciando libero di lavorare il polso

Fatevi aiutare anche dall’orecchio che segue la parte più alta della melodia…

Non è difficile, se pensate che è la stessa struttura dell’incipit, il cantabile – che nella parte centrale prende solamente più spazio – è possibile grazie alla concentrazione dell’energia nella parte più carnosa della mano, anulari e parte interna dei mignoli. E’ una conferma anche a quanto vi ho detto prima, l’assetto della mano lo trovate nelle parti centrali, costante di tutti gli studi di Chopin e sua firma.

Come impostare la mano con i 5 movimenti per eseguire facilmente la cadenza

  1. longitudinalmente: utilizzate il movimento fe affinché la forza si concentri nella zona più carnosa (zona mignolo|anulare)
  2. trasversalmente: utilizzate il movimento laterale affinché l’azione si realizzi nella zona del dito 4 

per lavorare le note che seguono, le altre verranno in automatico

La semplice idea, immediatamente comprovabile da chiunque, di utilizzare il piano verticale per spostare l’energia verso la zona dell’anulare, ha effetti secondari molto pratici:

  1. impedisce che il braccio ruoti e si abbassi per “prendere” la sesta, l’errore tipico del dilettante alle prese con questo fantastico studio
  2. svilupperà la tecnica delle seste che sarà utilizzata dai compositori dopo Chopin, come Prokofiev, Bartok.

Per chi lo trova naturale, lasciarsi guidare dall’orecchio e dalla parte acuta della melodia.

Continueremo…

zenchopin

Musicoterapeuta e trainer vocale prima, istruttore di seitai e formatore adesso. Appassionato pianista, Alberto Guccione ha pubblicato Non manuale per il pianista (Casa Musicale ECO, 2011) e di prossima pubblicazione su Amazon, il rivoluzionario Seitai al pianoforte - suonare con i 5 movimenti. Il Seitai spiegato allo studente di pianoforte, ad uso dei Conservatori e Civiche Scuole di Musica.